Emergenza Coronavirus - Cosa Cambia Per Il Trasporto Pubblico In Emilia-Romagna
La Regione Emilia Romagna, stante l'emergenza Corona virus, ha disposto una specifica ordinanza che riguarda il trasporto pubblico e i taxi. In allegato il documento completo.
A partire dal 13 marzo 2020, in Emilia-Romagna sarà attuata una riduzione dei servizi di trasporto pubblico sia ferroviario che su gomma. Lo stabilisce una nuova ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che recepisce le indicazioni introdotte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato nella serata di ieri, 11 marzo. Il Dpcm prevede appunto, dal 12 marzo al 25 marzo, nuove restrizioni per far fronte all’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus.
Per quanto riguarda il trasporto su gomma, le Agenzie della mobilità provvederanno a osservare una riduzione delle corse con le modalità applicate durante il periodo delle vacanze scolastiche.
Riduzioni delle corse anche per il servizio ferroviario regionale. L’ordinanza prevede una riprogrammazione delle corse da parte dell'operatore Trenitalia-TPER, che dovrà garantire le necessità di spostamento dei cittadini in particolare dei pendolari nell’ore nelle ore di punta. In particolare, sulle linee principali o nelle ore di punta dovrà essere garantito un treno ogni ora, mentre per le linee secondarie nelle ore di minore intensità di traffico si assicurerà almeno un treno ogni due ore.
La Regione monitorerà le ripercussioni della riprogrammazione dei servizi di mobilità riservandosi di richiedere, se necessarie, modifiche al piano di riduzione del servizio.
La programmazione è visibile o consultabile sui siti web di Trenitalia e di Tper.
Per quanto riguarda invece il trasporto pubblico non di linea come il servizio taxi e il servizio di noleggio con conducente, l’ordinanza raccomanda agli Enti locali, ciascuno per la propria area di competenza, di rimodulare l’offerta di servizio, sentite anche le organizzazioni di categoria, prevedendo anche riduzioni dello stesso sulla base delle effettive esigenze, garantendo in ogni caso i servizi minimi essenziali.