
San Giorgio
Si svolge l'ultima settimana di maggio.
Per l'occasione la Chiesa Madre viene addobbata con antichi drappi e portali di damasco rosso e grandi composizioni floreali. La statua di San Giorgio e l'Arca Santa vengono esposte alla venerazione dei fedeli ai due lati del transetto dove rimangono sino a quando, con una suggestiva cerimonia, non vengono riposte nelle loro nicchie sopra le porte laterali.
Il venerdi' escono in processione, prima la statua di S Giorgio e poi l'Arca Santa, e compiendo un percorso tradizionalmente sempre uguale, vengono portati nella Chiesa del Purgatorio, dove rimane l'Arca Santa. San Giorgio, da solo, prosegue sino alla chiesa di S.Tommaso dove rimane per la notte. I due simulacri rimangono così separati per una notte e per un giorno, a ricordo della prigionia inflitta al Santo durante il martirio.
La domenica mattina, terzo e ultimo giorno dei festeggiamenti, dopo la solenne concelebrazione, vengono rimosse le custodie del portone centrale ed esposte all'ammirazione le sei scene del martirio del Santo, intagliate dallo scultore palermitano Vincenzo Fiorello nel 1793.
La statua del Santo, opera dello scultore palermitano Giuseppe Bagnasco, eseguita nel 1842, e' tutta di legno; pioppo e tiglio il corpo del Santo, il cavallo, e il drago; castagno e quercia la base e il baiardo su cui viene portato, per un peso complessivo di oltre 500 Kg. La corazza e l'elmo piumato sono di argento geminato d'oro come pure tutte le finiture del cavallo.
L'Arca Santa e' opera dell'argentiere palermitano Salvatore La Villa realizzata tra il 1804 e 1808, che sostituisce quella del palermitano Cipolla del 1700, e contiene un gran numero di reliquie, oltre a quelle del Santo Patrono.