
Il Sindaco
Federico Picciotto

Federico Piccitto, nato a Ragusa 37 anni fa, ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica a Catania nel Gennaio del 2003 e successivamente ha lavorato per 9 anni nel campo della progettazione di circuiti integrati – microchip - come dipendente di multinazionali del settore.Uno dei fondatori del Movimento 5 Stelle Ragusa da Giugno 2012, il Sindaco Federico Piccitto è anche appassionato di sport che ha praticato per moltissimi anni fino a poco tempo fa. Dalla pallacanestro ha infatti imparato negli anni l’importanza del “gioco di squadra” per conseguire risultati, ovvero dell’impegno e dello spirito di collaborazione, nonché il rispetto delle regole e dei ruoli. L’idea che Federico Piccitto ha in riferimento al mandato da Sindaco è quella non di “tuttologo” della città, con soluzioni già pronte in tasca, ma bensì di un capo-progetto, un coordinatore, un supervisore, in grado di attivare le migliori risorse e le migliori energie umane per risolvere le problematiche della città. “Sono convinto che le soluzioni ai problemi non debbano nascere nel chiuso di stanze asettiche” dichiara il Sindaco Piccitto, “ma in mezzo ai cittadini, solo così si potranno avere soluzioni condivise, lungimiranti e adeguate alle esigenze complessive”.La sua formazione culturale cattolica e soprattutto la sua esperienza di associazionismo e volontariato svolta presso l’Istituto Salesiano di Ragusa hanno contribuito nella formazione della sua coscienza civica e a guardare oltre i propri bisogni personali, mantenendo un atteggiamento di attenzione e di apertura nei confronti di chi ci sta accanto. In questo senso l’adesione al Movimento 5 stelle, avvenuta nel giugno del 2012, é stata una naturale evoluzione verso la “politica” dettata dalla presa di coscienza di aver trovato nel Movimento 5 Stelle una moltitudine di cittadini animati dalla medesima volontà di non continuare a rimanere inermi e passivi di fronte ai primi segni di quel crollo economico e culturale di cui vediamo oggi con sempre maggiore chiarezza i devastanti danni.
Corso Italia n. 72